Maria Fiore Angori
Email: mariafiore.angori@edu.unife.it
Titolo tesi - "Il concorso di persone nei crimini internazionali: prospettive di attuazione nell’ordinamento italiano e implicazioni in tema di cooperazione giudiziaria in materia penale nell’Unione europea"
Abstract - Il progetto di ricerca affronta il tema del concorso di persone nei crimini internazionali, regolamentato in via generale dall’art. 25, comma 3 lett. a-d Statuto di Roma, studiandone la relativa attuazione nell’ordinamento italiano. Seppur, infatti, dallo Statuto di Roma non discenda in capo agli Stati Parti alcun obbligo positivo di adattamento a livello domestico, tuttavia una scelta in tal senso si impone alla luce del principio di complementarità e dell’opportunità di contribuire alla creazione di un sistema di giustizia penale effettivamente integrato.
Ciò premesso, dopo aver distinto tra attuazione della parte speciale e dei principi generali contenuti nello Statuto di Roma, la prima parte del progetto si concentra, attraverso un’analisi comparata, sull'esame dei vari metodi e modelli di attuazione dello Statuto impiegati dagli ordinamenti dei principali Paesi europei. Ciò consente di mettere in luce come, a fronte delle molteplici tecniche sperimentate in punto di attuazione della parte speciale dello Statuto, per ciò che concerne la diversa attuazione dei suoi principi generali, la tendenza registrata nei vari ordinamenti europei si pone nel senso di fare ricorso ai principi contenuti nella parte generale del diritto penale nazionale.
Prendendo le mosse da quest'ultima considerazione, verrà poi rilevato come vi siano tuttavia notevoli divergenze, tra i vari ordinamenti, nel disciplinare gli istituti della parte generale del diritto penale. Quanto detto emerge con particolare evidenza qualora si guardi ai vari modelli di disciplina del concorso di persone nel reato, i quali oscillano da una puntuale tipizzazione dei singoli contributi concorsuali (es. ordinamento tedesco) ad una descrizione unitaria degli stessi (es. ordinamento italiano). Ciò premesso, ci si interrogherà se una simile divergenza possa finire per precludere una omogenea attuazione dello Statuto di Roma a livello domestico, oltre che porsi da ostacolo alla cooperazione orizzontale fra gli Stati membri dell'Unione europea impegnati nella lotta contro i crimini internazionali anche nell'ambito di Eurojust e delle varie iniziative promosse dallo stesso (si veda, a titolo esemplificativo, la c.d. genocide network, istituita con la decisione 2002/494/GAI al fine di combattere il crimine di genocidio, i crimini contro l'umanità e i crimini di guerra).
Da ultimo, partendo dalla già enunciata tendenza ad impiegare i principi di parte generale di diritto penale al fine di dare attuazione alle corrispondenti norme dello Statuto di Roma, la ricerca esaminerà se ciò sia possibile anche nell'ordinamento italiano per ciò che concerne l’istituto del concorso di persone nel reato (artt. 110 ss c.p.).
A questo proposito, la trattazione si concentrerà inizialmente sullo studio della disciplina del concorso di persone nei crimini internazionali contenuta, in via generale, nell'art. 25 comma 3 lett. a-d Statuto di Roma e, per ciò che concerne le peculiarità del crimine di genocidio, soprattutto in punto di accertamento dell’elemento soggettivo del reato, nell'art. 6 Statuto di Roma.
Seguirà poi l'esame, alla luce delle più recenti tendenze interpretative, della disciplina italiana del concorso di persone nel reato (artt. 110 ss c.p.), la quale ha da sempre suscitato un vivo dibattito in dottrina e in giurisprudenza, soprattutto per ciò che concerne l'elaborazione dei corretti criteri di imputazione e individuazione del c.d. contributo concorsuale atipico. Dopo aver illustrato come le più recenti tendenze siano orientate nel senso di abbandonare quei paradigmi ascrittivi un tempo fondati sul c.d. dogma della causalità, verrà messo in evidenza come ciò possa, in effetti, contribuire a ritenere l'art. 110 c.p. idoneo a ricomprendere gran parte dei contributi concorsuali previsti dall'art 25 comma 3 Statuto di Roma.